I paragoni troppo "hot" da digerire
Lo ammetto: non sono riuscito ad apprezzare Undertale. Cercavo al suo interno qualcosa che non era perché me lo hanno venduto come un gioco differente. Ora sta succedendo (di nuovo).
Il bisogno di categorizzazione è qualcosa che accompagna l'uomo sin dall'alba dei tempi: ne parla anche platone, con il suo mondo delle idee, che ha fatto discutere un sacco di filosofi, fino all'arrivo di Kant, che ne riconosce la "Ragion Pratica" ma non la "Ragion Teoretica". Categorizzare ci consente immediatamente di capire di cosa si sta parlando, ed è un modo per pragmatizzare e contestualizzare una discussione riguardo a un prodotto. Però la cosa, lasciatemelo dire, mi ha fatto sempre incazzare, perché spesso e volentieri si paragonano e raggruppano titoli che hanno poco e niente da spartire, perché si ha un'esperienza limitata. Lungi da me fare gatekeeping, anzi farò l'esatto contrario: chi ha l'ego gonfio tende a sovracategorizzare, cercare di evidenziare che lui ha giocato Mother, dunque fa legittimamente paragoni con Undertale perché Toby Fox è un grande appassionato della saga di Itoi, oppure visto che ha giocato a Persona 5 per sbaglio, si sente legittimato a metterlo a confronto con Shin Megami Tensei. In entrambi i casi, sono rimasto amareggiato: ho giocato per la prima volta Mother 3, di recente, diciamo circa quindici anni fa. l'ho amato alla follia, così come ho adorato Earthbound: un po' meno il primo Mother, ma perché parliamo di un gioco abbastanza vetusto e che probabilmente non riesco ad apprezzare al 100% per ragioni anagrafiche. Comunque: ricordo ardentemente recensioni e utenti sui gruppi facebook che parlavano di Undertale come sequel spirituale di Mother 3.
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Questo grosso paragone mi ha fatto incazzare come una biscia, rovinandomi l'esperienza di Undertale: ho cercato dentro il gioco di Toby Fox la poetica di Shigesato Itoi, non trovandola e anzi, trovando dei grossi difetti di sceneggiatura. Non mi è mai andato giù il dover finire per 3 volte lo stesso gioco e trovare dei personaggi che sono l'opposto di quanto visto nel primo playthrough, ma ripeto: non avevo capito la potenza di Undertale perché al suo interno cercavo Mother. E questo non svilisce tanto il mostro sacro di Itoi, quanto più la creatura di Toby Fox che rimane succube di un paragone che non doveva nascere sin dall'inizio, specialmente se si conosce la storia dello sviluppo delle hack rom di Fox su Earthbound.
![MOTHER 3 Translation Comparison: Chapter 1 – Desperate Search « Legends ... MOTHER 3 Translation Comparison: Chapter 1 – Desperate Search « Legends ...](https://substackcdn.com/image/fetch/w_1456,c_limit,f_auto,q_auto:good,fl_progressive:steep/https%3A%2F%2Fsubstack-post-media.s3.amazonaws.com%2Fpublic%2Fimages%2Fc08deb07-2f8f-4629-989e-a73c63916340_1280x720.png)
Toby Fox amava l'universo creato da Itoi, ma questo è sufficiente per accomunare le due opere, nonostante qualche piccola influenza qua e la per la caratterizzazione di alcuni personaggi? La stessa cosa, è accaduta con Persona e Shin Megami Tensei: ricordo ancora l'annuncio su Switch del quinto capitolo, con la gente che in chat durante il Direct Nintendo scriveva “We want Persona 5 on Switch" e io che allegramente tiravo giù tutti i santi perché ormai Atlus era diventato sinonimo di Persona 5 e per i fan avrebbe dovuto mungere in eterno i protagonisti del titoli con 1245 port e spinoff.
![Shin Megami Tensei V for Nintendo Switch Gets English Trailer & Premium ... Shin Megami Tensei V for Nintendo Switch Gets English Trailer & Premium ...](https://substackcdn.com/image/fetch/w_1456,c_limit,f_auto,q_auto:good,fl_progressive:steep/https%3A%2F%2Fsubstack-post-media.s3.amazonaws.com%2Fpublic%2Fimages%2F6aaa7180-30ce-4ad8-989d-8b9867260b70_1280x720.jpeg)
Dal terzo capitolo in poi, Atlus cambiò drasticamente la serie di Persona proprio per differenziarla ancor di più da Shin Megami Tensei: anche perché, il terzo capitolo di SMT strizzava molto l'occhio ai jrpg 3D, abbandonando il dungeon crawling in prima persona che contraddistingueva la serie quando ci si muoveva in ambienti 2D. Una trasformazione dovuta di entrambe le serie, che stavano crescendo e maturando, proponendo dei meccanismi un po' più al passo coi tempi. Le differenze principali stavano nel tipo di narrazione e sulle tematiche trattate: Shin Megami Tensei è stato sempre molto "metafisico" e con un plot che c'era, ma che comunque non era asfissiante come le narrazioni dei JRPG dell'epoca, è un'esperienza che ti fa godere di battaglie difficili e di un gameplay molto soddisfacente.
Persona è un'esperienza più pop e scolastica, con una spiccata attenzione al simulare la vita studentesca. Il gameplay c'è e diverte, ma il One More è una variazione del sistema di SMT che rende il gioco decisamente più semplice. Tra Shin Megami Tensei V e Persona 5 non c'è niente in comune se non il numero alla fine delle due esperienze.
Mi è capitato di leggere alcune recensioni riguardanti la nuova versione di SMT V, ma non mi sono trovato concorde quando affermavano che le mappe erano troppo tentacolari. Sto giocando a SMT Vengeance in questo momento, non mi esprimerò sulle nuove mappe che sto vivendo adesso per la prima volta, ma io ricordo che questo difetto era annotato anche per la prima edizione: il problema è che nessuno sembra essersi reso conto che SMT V non proponeva livelli aperti per essere The Witcher 3, ma per proporre un mondo ostico che alla fine della fiera non è nient'altro che un dungeon a cielo aperto, riprendendo le seguenze di "dungeon crawling in terza persona" che abbiamo già assaporato nella terza iterazione della serie.
![Shin Megami Tensei V (2021) | Switch Game | Nintendo Life Shin Megami Tensei V (2021) | Switch Game | Nintendo Life](https://substackcdn.com/image/fetch/w_1456,c_limit,f_auto,q_auto:good,fl_progressive:steep/https%3A%2F%2Fsubstack-post-media.s3.amazonaws.com%2Fpublic%2Fimages%2F5f68a290-d18f-48ba-af6f-856adc7cd8fa_1280x720.jpeg)
Inoltre ho notato anche un certo tipo di lamentele per un plot quasi assente, che non aggiunge poi molto alla qualità del titolo: ma SMT vuole essere proprio questo, non vuole avere un plot memorabile, vuole stregarti con il sistema di gioco che ti sprona a fare delle simpatiche missioni secondarie e a proseguire pian piano nella storia.
Shin Megami Tensei, in questo caso è un Monster breeder duro e puro: come se non si fosse evoluto da Dragon Quest 3, come se fosse rimasto fermo alle sue origini della saga o a Pokémon Rosso e Blu, dove il piacere non era dato dal proseguire il plot, ma dallo scoprire un nuovo potentissimo mostro da catturare, Scusate lo sfogo, ma ripeto: con Undertale ci sono rimasto male e mi hanno rovinato un gioco che sono certo mi sarebbe piaciuto sin da subito se lo avessi visto sotto un'altra luce e non vorrei che il continuo confronto con Persona 5 porti le persone a pensare che, dopotutto Shin Megami Tensei V sia un po' la stessa cosa in un mondo post apocalittico.
Culi in Aria - La pasta sfoglia.
Per la rubrica culinaria dal nome più scontato di sempre, oggi vi parlo di una skill che ho sbloccato questa settimana: la pasta sfoglia.
Questo preparato sfogliato è abbastanza complicato da preparare perché il burro deve essere malleabile ma non troppo caldo, io lo unisco di solito con un po’ di farina per dargli più forza e renderlo più plastico.
Non voglio darvi altre indicazioni perché anche io sono all’inizio e non voglio sparar cagate.
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Ma perché ho voluto fare la pasta sfoglia? Beh, perché è una preparazione che mi sblocca altre aree della “panetteria” e dei lievitati che vorrei affrontare: sostanzialmente fare la pasta sfoglia è un primo passo per imparare a fare i Croissant.
A stretto giro, proverò a farli.
Ma non solo: sogno dal primo giorno che l’ho assaggiata di fare una parigina ( pizza ripiena con un velo di pasta sfoglia sopra) fatta completamente da me.
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Ma che poi non solo, anche perché la pasta sfoglia è una preparazione con cui si possono fare dolci come il millefoglie, cosa che oggi ho provato a fare con gli scarti della parigina:
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Come al solito, un grazie enorme a Pietro Riparbelli, che si lecca i baffi con l’ultima rubrica e mi maledice sempre di più non solo perché faccio più errori del solito e gli tocca faticare di più, ma anche perché non ha mangiato tutto il cibo che ho postato.