Spider Man 2 Do Brasil
Un team di ragazzi Brasiliani è riuscito a creare un porting di Spiderman 2 per PC, partendo dalla beta trafugata da Insomniac: pirateria sulla pirateria? Forse, ma è importante parlarne.
Questo è un articolo scomodo: non sapevo fino all’ultimo se pubblicarlo o meno.
Perché non parliamo di retrogaming, o di come la pirateria possa aiutare alla preservazione del videogames: parliamo di pirateria, e di data leaks.
Non sono il tipo da premesse, ma qua è dovuta: non cercate il port su google, non scaricatelo (per svariati motivi etici e anche perché mettereste a rischio i vostri dati) e mi preme dirvi che in alcun modo, in questo caso tollero la pirateria del gioco: viviamo tuttə immersə nel capitalismo, ma se avete un lavoro e potete permettervi una PS5, comprate il gioco.
A scanso di equivoci, vi dico che io sono riuscito a provarlo da terzi e da lì è scaturito questo articolo. Fatta questa premessa, procedo con l’articolo.
Mi piace leggere le informazioni dei leak.
Non tanto perché aspetto con trepidante attesa il gioco di cui si parla, ma proprio perché spesso e volentieri questi si rivelano non impattanti per il gioco finale.
Mi affascina poter immaginare che quelle idee trapelate non siano soltanto qualcosa di inventato, ma proposte che poi sono state scartate durante lo sviluppo.
Amo follemente i leak sui Pokémon, tra indovinelli e "congiunzione di pezzi" tra annunci ufficiali e non ufficiali, amo alla follia tutto quello che fa Kojima per alimentare l'hype verso le sue opere.
Non lo faccio perché sono schiavo del reparto marketing: non mi piacciono perché mi convincono a comprare un gioco, lo faccio perché sono schiavo dell'informazione stessa.
Se i leak sono attendibili e qualcosa va storto durante il processo di sviluppo è bello analizzare le news trapelate da soggetti che collaborano al progetto, oppure dai terzi con cui questi si sfogano.
Con il progredire della tecnologia, questo mondo riserva sempre più sorprese: un tempo una fuga di dati come quella di Insomniac era pressoché impossibile.
Sono stai rubati asset, beta dei giochi, codici sorgente e chi più ne ha, più ne metta.
Possiamo parlare quanto ci pare della dubbia eticità dell'attacco, alla fine il loro lavoro è stato rubato da persone senza scrupoli, ma è sempre affascinante vedere il prodotto di queste fughe di dati.
Premetto che non voglio incitare nessuno alla pirateria, ma è curioso vedere anche come in questi casi, ci siano dei Robin Hood.
Un team brasiliano ha creato un port incredibilmente funzionante di Spiderman 2 per PS5, ben prima che un ipotetico annuncio di Insomniac possa avvenire.
Per far questo, hanno sfruttato la beta trafugata del gioco e ci hanno lavorato sopra, rifinendo il tutto fino a farlo diventare del tutto simile alla controparte PS5.
E' affascinante vedere come questi modders, appartenenti a un paese in cui il mercato videoludico è decisamente particolare si siano adoperati per far girare questo gioco su Windows e SteamDeck per farlo giocare anche su macchine (d'importazione, penso, nel caso della portatile di steam) più economiche di una PS5 Brasiliana.
E' proprio per questo che non riesco eticamente a schierarmi contro la pirateria: rubare informazioni e ricattare persone mi fa incazzare, ma se, come in questo caso, si riesce a far divertire il popolo e magari toglierlo dalle strade... Beh, non posso che essere felice.
Non posso sperticare lodi alla qualità del port, dopotutto non l'ho giocato per un lungo periodo e sul mio PC, ma la cosa he mi stupisce è che nessuno ne ha parlato in maniera consapevole, analizzando quella che è la storia del mercato Brasiliano: perché in Brasile un team di baldi e coraggiosi giovani ha creato un port di un titolo ps5 per PC?
Partiamo dal presupposto che in Brasile, una PS5 costa all'incirca 850 euro, decisamente di più rispetto a quanto costi in altre parti del mondo. Non essendo a buon mercato, molte famiglie non possono permettersi di spendere tale cifra per una console da intrattenimento che richiede ulteriori soldi per l'acquisto dei giochi, altrettanto costosi: questo esborso economico spropositato per il gaming non è nuovo per il paese.
Il Brasile, dopo un periodo in cui era presente un divieto totale per l'importazioni delle merci elettroniche (che veniva aggirato importando prodotti da frontiere meno controllate, come quelle col Paraguay) ha iniziato ad accettare console di videogiochi ed altri oggetti tecnologici ma tassandole all'inverosimile.
Non per questo però il Brasile rinunciò al videogioco: grazie anche a aziende come Taito do Brasil ha iniziato a importare e modificare sia pinball che videogiochi, e produsse anche qualche pcb per il mercato brasiliano.
La globalizzazione, non galoppava con la stessa velocità del mondo moderno: i giochi realizzati in Brasile, rimanevano in Brasile.
Nel corso degli anni, Sega notò il mercato brasiliano e siglò un accordo con TecToy per immettere sul mercato a un Master System a basso costo: ebbe un successo clamoroso e per anni il paese che diede i natali a Pelé diventò la roccaforte di Sega.
Passano i secoli, passano i millenni, passano gli uomini che si alternano ai governi e torniamo ai giorni nostri: in Brasile, si gioca molto su smartphone e a giochi su PC free to play.
L'Esports ha fatto molta presa sulla nazione e moltissimi giovani do brasil giocano a League of Legends, Dota2 e altri giochi competitivi, formando squadre e partecipando ai tornei.
Ne consegue che moltissimi ragazzi vedano della convenienza nel giocare da smartphone e da pc.
In un mondo in cui le console sono oggetti per ricchi, i pc, più o meno potenti, democratizzano il videogioco, rendendolo accessibile anche a chi non può permettersi una console per giocare
In questo contesto, il port amatoriale di Spider-Man 2 ha molto senso: Le specifiche del port non sono esose e il gioco può girare amabilmente anche su Steam Deck, da quanto ho intuito.
Non voglio entrare in dibattiti etici sulla pirateria: purtroppo viviamo in un mondo capitalista e comprendo che questa possa essere vista come un'appropriazione indebita, ma davvero ce la sentiamo di condannare ragazzi che con passione hanno reso fruibile un videogioco inaccessibile per costi nel proprio paese?
Un grazie enorme a Pietro Riparbelli, che come ogni settimana fa sì che voi possiate leggere i miei deliri senza errori. Fidatevi: è un lavoraccio!